Sono ripartite le attività del Rugby Rufus: i seniores hanno iniziato la preparazione a fine agosto, contando su alcuni importanti e giovanissimi innesti provenienti dalle giovanili o rientranti dopo pause più o meno lunghe; Ortolano, Xhahysa, Niccoli, D. Fontana e Batranu andranno a integrare una squadra reduce da due fantastici campionati e che ha perso qualche veterano, costretto al ritiro per raggiunti limiti d’età. Inoltre potranno aggregarsi alla prima squadra anche i promettenti membri dell’under 18, al compimento del diciassettesimo anno d’età.
Le giovanili, ovvero u6, u8, u10 e u 12 hanno iniziato la loro stagione giovedì 7 settembre (ore 17.30 gli u6, ore 18 le altre categorie) e proseguiranno gli allenamenti regolarmente il martedì e il giovedì, diretti dagli esperti e appassionati educatori dello staff tecnico. Importante è la (ri)nascita dell’under 14, da troppi anni assente dalla famiglia Rufus che, guidata da Properzi e Mariotti, si allena il martedì e il giovedì alle 18 a partire dal 5 settembre. Altra grande novità è l’inserimento di una formazione giovanile di rugby femminile che, a partire da lunedì 11, riunirà le ragazze dai 12 ai 18 anni che già praticano questo sport o vogliono avvicinarvicisi per la prima volta. Al primo allenamento della femminile sarà presente Tognoni, allenatore della femminile del Cue Pisa e Rugby Dolls dell’Etruria Rugby Piombino. Il rugby femminile ha già portato alcune belle soddisfazioni in casa Rufus lo scorso anno, non solo con la partecipazione di molte ragazze, ma anche grazie alla convocazione delle rufussina Irene Cheli alle finali nazionali femminili u14 in programma il 20 ottobre a Senigallia.
Il primo appuntamento agonistico è quello del beach rugby casalingo, riservato agli under 12, in programma domenica 17 settembre allo stabilimento balneare Shangri-La di Marina di Castagneto a cui parteciperanno, oltre ai Rufus allenati da Stacchini, il Firenze 1931, il Sesto Rugby, Lo Scancicci Rugby, il Rugby Iolo, l’Etruria Rugby Piombino, il Rugby Cecina e il Rugby Golfo Scarlino. Il Rufus si conferma così una bella realtà sportiva in crescita, che punta sui giovani e apre le porte del rugby all’universo femminile, cosa non banale per uno sport ancora troppo macho.