Era la partita dell’anno; si incontravno le prime due del campionato, l’Elba capolista imbattuta e il Rufus secondo a 9 punti, su un campo difficilissimo come quello elbano con un’agguerrita cornice di pubblico che contava anche diversi sostenitori del Rufus che avevano attraversato il canale pur di assistere allo scontro. Ci si aspettava battaglia e battaglia è stata. La squadra di coach dell’Omodarme si presentava, suppur con qualche defezione, con una formazione aggressiva e determinata a dare dal filo da torcere a quelli che erano stati, fino a ora, i mattatori del campionato.
La partita inizia con un ritmo elevato: le due squadre si affrontano a viso aperto, senza esclusione di colpi ma con il rugby Rufus che ha un netto predominio del campo, nonostante l’esasperato gioco al piede degli elbani, con l’apertura Picentini che spesso cerca di raggiungere le proprie ali direttamente con i calci e il Rufus che riesce a contrattaccare efficacemente e tenere gli elbani nella loro metà campo per gran parte del primo tempo. L’ottima tenuta in mischia e il predominio netto in touche consentono infatti ai sanvincenzini di avere il controllo delle fasi statiche. L’Elba riesce in qualche caso ad allargare efficacemente il gioco, ma i sanvincenzini difendono egregiamente anche fuori, sventando i pericoli con grinta e sacrificio. Il Rufus ha una ghiotta occasione al 25° minuto: Feltrin libera capitan Mariotti che fa il break e scarica per Arbolaez, il quale serve inavvertitamente un avversario all’altezza dei 5 metri, avendo solo l’ultimo difensore da battere. Gli ospiti calano negli ultimi dieci minuti del primo tempo, l’Elba si stabilizza nella metà campo ospite e sfrutta un calcio di punizione che Piacentini trasforma facilmente, all’intervallo si è 3-0 per i padroni di casa. Dell’Omodarme rincuora i suoi e chiede di affrontare la seconda frazione di gioco con la stessa determinazione della prima; la squadra risponde bene, cosciente dei propri mezzi e del buon gioco espresso fino a quel momento. La svolta della partita arriva al 58° minuto: Bernini attira la difesa su di sé e, nonostante il placcaggio avanzante degli avversari, mantiene il possesso, Fontana, sentendo la chiamata di Feltrin, finta di aprire il gioco per poi servire la propria apertura sul lato chiuso, Feltrin sfrutta la superiorità numerica per innescare l’ottimo Arboaez che con tempismo perfetto si inserisce e va a schiacciare in meta la palla del 3-5; Feltrin non riesce a centrare i pali da posizione non impossibile ma il Rufus è in vantaggio. A quel punto gli animi elbani si scaldano: i padroni di casa tentano il tutto per tutto e, con modi più o meno leciti, si portano in attacco creando qualche problema al Rufus che però difende alla morte e strappa con De Vivo un pallone importantissimo sui 5 metri difensivi. Al 35° la partita si interrompe definitivamente: l’arbitro Oliver è costretto a sospendere il match a causa di un intervento in campo di uno spettatore elbano durante un tafferuglio scoppiato per qualche colpo proibito di troppo.
Il risultato di 3-5 è solo ufficioso, si attende in settimana che la Federazione si pronunci sull’accaduto e prenda provvedimenti. Indipendentemente dal responso federale preme sottolineare l’ottima prestazione dei sanvincenzini che mai come in questa partita sono riusciti a mettere allo stesso tempo testa e cuore. La squadra di Dell’Omodarme è stata ineccepibile: perfetto amalgama di giocatori giovani e giocatori esperti, coi primi che hanno messo la grinta e il cuore dei veterani e i secondi che hanno corso come ragazzini. Il Rufus sfodera la migliore prestazione dell’anno nella partita più importante: si attende la decisione federale per capire gli effetti del risultato sulla classifica. Prossimo impegno domenica 3 aprile in casa contro il Grosseto.
Formazione: De Vivo, Arbolaez, Pagano, Di Gaddo, Alili, Feltrin, Fontana, Stacchini, Orsini, Castagnini, Massei, Mariotti (c), Bernini, Mazzarini, Catoni. Dalla panchina: Dell’Omodarme, Deiola, Capperucci, Pelosi.
Di Gaddo in azione