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IL RUGBY RUFUS RICORDA TOMMASO CIARLA

Un anno fa veniva a mancare giovanissimo Tommaso Ciarla, ragazzo di Riotorto e giocatore del Rugby Rufus. Pochi giorni prima di andarsene Tommy aveva giocato la sua ultima, splendida partita contro il Cus Pisa, finale di Coppa Toscana 2015: quella è stata per molti versi una partita memorabile, giocata nel pomeriggio di una caldissima Prato di inizio Giugno, finita in pareggio dopo 80 minuti di splendida battaglia e vinta dai pisani solo alla lotteria dei calci piazzati. Tommaso quel giorno si ferì al naso e, appena ricevute le cure mediche, decise di tornare in campo a lottare con i propri compagni fino alla fine. Tre giorni dopo giunse la tragica notizia, cui seguì un grandissimo dolore. Al funerale vollero partecipare anche i ragazzi del Cus Pisa che resero così onore, oltre che a un grande lottatore, anche ai valori dello sport e del rugby.

Per ricordare Tommaso la sua società e i suoi compagni hanno deciso di dar vita a un “Memorial” che, per la sua prima edizione, ha visto giocare due partite (U16 e seniores) proprio contro gli amici pisani, i quali, ancora una volta, si sono dimostrati grandi uomini oltre a grandi rugbysti. Entrambi gli incontri hanno visto prevalere sul campo i ragazzi sanvincenzini ma ciò che più conta è lo spirito che ha animato le due sfide in campo e i due terzi tempi fuori; tutto si è svolto all’insegna del sano agonismo, del divertimento e dell’amicizia. Bella è stata anche la partecipazione di ragazzi provenienti da altre società (in prevalenza piombinesi dell’Urc Tirreno ma non solo) che hanno voluto indossare la divisa del Rufus in onore di un rugbysta come loro, andando oltre il campanilismo per un fine ben più alto. Il ringraziamento più grande va però alla famiglia e agli amici di Tommy che hanno partecipato alla commemorazione in un giorno difficile come il primo anniversario della sua scomparsa. Al momento delle premiazioni si è formato un cerchio composto dalle due squadre, da amici, parenti e tifosi che è stato un intenso momento per tutti i presenti. Il clima si è disteso poi nel bel terzo tempo che ha concluso una grande giornata di sport.

Si riporta brevemente, per doveri di cronaca, l’andamento della partita seniores. Primo tempo di marca Rufus: grazie a un ritmo indiavolato e a una mischia chiusa solidissima, i sanvincenzini si insediavano nella metà campo pisana e sfioravano la meta prima con Fontana e poi con Stacchini. Poco dopo arriva la prima segnatura di Pagano, abile a schiacciare in meta un pallone stoppato da Fontana in pressione sull’apertura pisana. Nel secondo tempo, dopo tre belle cavalcate che portavano in meta Patrone, Massei e Sottile, i pisani rialzavano la testa, riuscendo però a segnare soltanto una meta: 4 mete a 1 è il risultato finale di una partita intensa e combattuta, in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto.

Questi i ragazzi che sono scesi in campo con la maglia del Rugby Rufus: Catoni, Stacchini, Mazzarini, Mariotti (c), Grossi, Castagnini, Orsini, Mingrone, Fontana, Naoui, Massei, Pagano, Deiola, Balliu, De Vivo. Dalla panchina: Dell’Omodarme, Bernini, Sottile, Anello, Calonaci, Vallini, Donato, Kolaj, Satta, Oretti, Volpi, Catinelli, Patrone, Dellorusso, Catinelli.

Ricordo di Tommaso CiarlaRicordo di Tommaso Ciarla

TRIONFO RUFUS

Serviva una gran prova di carattere al Rugby Rufus per vincere con il bonus contro il Galluzzo quarto in classifica e conquistare la vittoria del campionato di C regionale (girone 2): i ragazzi di Dell’Omodarme non hanno tradito le aspettative e hanno dominato la gara con un perentorio 64-0. Una prova maiuscola soprattutto nella voglia di portare a casa un risultato insperato a inizio stagione, riuscendo a superare in classifica (in virtù del risultato degli scontri diretti) una squadra forte e ben organizzata come l’Elba Rugby.

Veniamo alla partita: la pressione è tanta e si fa sentire soprattutto nei primi minuti, con i sanvincenzini che dominano quasi tutte le fasi del gioco ma sbagliano troppo individualmente. Le touche non funzionano (e non funzionaranno per tutto il match), la mischia chiusa ci mette qualche minuto di troppo prima di iniziare ad affermare le propria superiorità, il gioco sui tre-quarti è buono ma non troppo efficace ma il ritmo è comunque indiavolato, i sanvincenzini forzano, pressano, ci provano con tutte le loro forze. La prima meta scaturisce da quello che è stato il vero punto forte di tutta la stagione del Rufus: una difesa asfissiante porta pressione sull’apertura avversaria che sbaglia il calcio di liberazione che è raccolto da Massei, abile a sfruttare l’assist e andare in meta al’11° minuto, De Vivo centra i pali. Al 24° è ancora il vice-capitano Massei che, lanciato da Feltrin, trova ancora l’angolo giusto per perforare la difesa fiorentina e schiacciare in meta, De Vivo coglie il palo nella trasformazione. Il Galluzzo non riesce a tenere il ritmo dei padroni di casa che al 34° segnano di nuovo, questa volta con capitan Mariotti che schiaccia in meta in seguito a un inserimento tutto potenza e ignoranza, De Vivo trasforma e si va all’intervallo sul 19-0. L’obiettivo è vicino, serve solo un’altra meta. Dell’Omodarme fa molti cambi che si inseriscono perfettamente del gioco della squadra, riuscendo a mantenere un ritmo alto che sfianca letteralmente gli avversari in una giornata piuttosto afosa. Al 47° il nuovo entrato, il giovanissimo Mingrone, schierato come numero 8, segna una bellissima meta ripartendo da mischia chiusa, è la meta del bonus, quella decisiva, ma il Rufus non si accontenta e va di nuovo in meta con Di Gaddo, autore di una splendida cavalcata. Il pallino del gioco è totalmente in mano ai sanvincenzini e al 67° è l’allenatore-giocatore Dell’Omodarme ad andare in meta, seguito poco da Catoni, pilone che si lancia in una corsa a rotta di collo all’ala; c’è gloria anche per De Vivo che si inserisce perfettamente da estremo e segna una splendida meta. Chiude le danze la bella doppietta del giocane Arbolez De Vivo, oltre che abile nel gioco è anche molto preciso nei calci piazzati e il risultato si ferma sul 64-0. Al fischio finale dell’arbitro si è dato il via ai festeggiamenti che, iniziati nel pomerggio al terzo tempo, sono finiti a tarda notte nei locali sanvincenzini.

L’anno del Rufus è stato esaltante, con un girone di ritorno pressoché perfetto. Ma la vera forza della squadra è stato il solidissimo gruppo che si è costruito in breve tempo, grazie a uno splendido lavoro dentro e fuori dal campo. I merito va in primis a tutti i ragazzi, guidati fieramente in campo da capitan Mariotti e dal vice Massei e allenati sapientemente da coach Dell’Omodarme. Importantissimo è stato anche il contributo di tutti coloro che hanno girato intorno alla prima squadra a partire dal presidente Benedettini, un uomo tutto cuore e passione che ha dato tantissimo a questa società nell’ultimo anno e mezzo, per arrivare agli accompagnatori Di Giorgio e Catoni, senza tralasciare l’ottimo lavoro di Katia Pezzanesi e Bruno Milesi per quanto riguarda le cene e i terzi tempi che nel rugby contano quanto gli altri due giocati in campo. Il Rugby Rufus quest’anno ha dimostrato di essere una delle più belle realtà sportive della zona, portando in campo quei sani valori e quella gioia di stare insieme che sono importanti nello sport come nella vita.

Formazione: De Vivo, Balliu, Pagano, Massei, Deiola, Feltrin, Fontana, Stacchini, Alili, Orsini, Benedettini, Mariotti (c), Bernini, Mazzarini, Catoni. Dalla panchina: Dell’Omodarme, Castagnini, Mingrone, Di Gaddo, Arbolaez, Pelosi, Naoui.

RUFUS: TUTTO IN UNA PARTITA

Domenica 15 maggio, ore 15.30, in casa contro i quarti in classifica del Galluzzo, il Rugby Rufus San Vincenzo si gioca la vittoria del campionato toscano di serie C (girone 2): ai sanvincenzini serve una vittoria con il bonus offensivo, segnando cioè almeno 4 mete, per avere i 5 punti necessari per affiancare in classifica dei rivali dell’Elba Rugby, che domenica avranno il loro turno di riposo e che però sono in svantaggio negli scontri diretti e che verrebbero quindi scavalcati dal Rufus. I ragazzi di Dell’Omodarme ci credono, la meta è difficile ma non impossibile. Ci vorrà perciò il sostegno di tutta la comunità, rugbistica e non. Questa squadra ha affrontato un campionato davvero eccellente vincendo 17 gare su 19, segnando 534 punti (con 88 mete) e subendone solo 140. Il girone di ritorno è stato esaltante: il Rufus ha vinto tutte le partite, perdendo un solo punto di bonus nella sfortunata trasferta di Pistoia (3 mete segnate, 1 annullata e qualche errore di troppo in prossimità della linea). Da segnalare è anche il fatto che, nonostante l’accordo iniziale con gli Emergenti Cecina, il Rugby Rufus ha saputo affrontare l’intero campionato facendo conto solo sulle proprie forze. Ma più che i numeri, ciò che conta davvero è il grande gruppo che si è formato: per la prima volta, all’11° campionato di questa società sono scese in campo ben tre generazioni di Rufus, frutto di anni di lavoro e sacrificio. Ci sono gli esperti senatori, quelli che il Rufus l’hanno fondato e visto crescere; c’è la generazione intermedia, composta da chi ha iniziato a giocare già da grandicello o da chi ha sposato la causa del Rufus dopo aver indossato la maglia di altre società; e ci sono i giovanissimi, quelli che hanno fatto tutte le giovanili nella società del cinghiale che corre. La squadra è eterogea non solo dal punto di vista anagrafico – si va dai 17 dei novellini ai 41 dei senatori – e geografico – raccogliendo ragazzi provenienti da tutta la Valdicornia (c’è anche chi viene da Cecina, chi da Scarlino, chi studia a Pisa facendo su e giù per allenamenti e partite): sì è infatti si è formato, anche in prima squadra, un bel melting-pot etnico-culturale che prevede ragazzi di origine italiana, svizzera, macedone, rumena e marocchina. Nonostante le numerose, apparenti diversità tutti combattono per un unico obiettivo in campo e tutti condividono sorrisi e bei momenti fuori, ai terzi tempi, alle cene, al pub. Questo è ciò che rende orgogliosa questa società e questo è quello che conta davvero in uno sport che prevede due tempi in campo e uno fuori. Per tutto questo, indipendentemente dal risultato, domenica ci sarà da festeggiare.

IL RUFUS VINCE COL BONUS A FIRENZE E RIMANE IN TESTA

Nell’ultima trasferta stagionale il Rufus incontrava la squadra cadetta del Florentia Rugby: l’obiettivo era uno solo, vincere segnando almeno quattro mete per continuare a lottare per la vittoria del campionato. All’andata era stata una partita difficile, nella quale i sanvincenzini avevano vinto ma non convinto. La pressione era tanta e qualche defezione aveva costretto coach Dell’Omodarme a schierare ancora una volta una formazione non collaudata: le difficoltà incontrate sono state molte ma la squadra ha saputo reagire e portare a casa un risultato importante, uno 0 a 26 che fa ben sperare in vista dell’ultima sfida in casa tra due settimane contro il Galluzzo.

Partenza buona per i sanvincenzini che si portano subito in attacco e cercano di sbloccare in fretta il risultato ma l’eccessiva tensione porta a commettere troppi errori e Alili, servito a largo da Fontana, riesce solo a sfiorare la meta nei primi minuti. Il tempo passa, il risultato non si sblocca, la mediana composta da Catoni e Fontana non ingrana, il gioco al piede non è dei migliori, gli avversari avanzano e placcano duro, i calci di punizione non trovano la via della touche, nei punti d’incontro si fa troppa fatica ad avere palloni puliti, i padroni di casa conquistano la metà campo ospite: tutto sembra presagire una giornata storta. Coach Dell’Omodarme decide di cambiare già nel primo tempo: Fontana passa da numero 10 a numero 9, Catoni si sistema in prima linea, entra Naoui all’apertura sostituendo Pagano. Le cose iniziano a migliorare: la palla esce più velocemente dai punti d’incontro, si riesce ad aprire meglio il gioco, si conquista nuovamente la metà campo avversaria. Il primo tempo finisce sullo 0-0: la paura di non farcela è molta ma i sanvincenzini tornano in campo convinti delle proprie potenzialità e della possibilità di segnare le quattro mete necessarie. Nella ripresa si assiste infatti a un vero e proprio monologo Rufus: il ritmo aumenta, gli avversari calano fisicamente, si riesce a giocare meglio allargando gli spazi. È così che al 48° minuto, dopo una bella azione in continuità diretta, la palla arriva all’ala al nuovo entrato Balliu che schiaccia in meta senza nessun avversario davanti. Il Florentia non riesce a tenere il ritmo degli ospiti e cerca quindi di arginarne l’attacco con una serie di falli tattici ma l’arbitro punisce il gioco dei padroni di casa ammonendo un giocatore all’ennesimo fuorigioco. Il Rufus sfrutta la superiorità numerica e va a segno al 15° con capitan Mariotti, abile a vincere nell’impatto la difesa avversaria, De Vivo centra i pali. Passano 8 minuti e arriva la meta in percussione anche per Dell’Omodarme, allenatore-giocatore entrato nella ripresa, De Vivo mette a segno anche questa traformazione. Il Rufus ci crede e trova la meta del bonus con il giovanissimo Mingrone, che corona la sua ottima prestazione con la sua prima meta tra i seniores, seguono due punti di De Vivo che fermano il risultato sullo 0-26. Raggiunto l’obiettivo, il Rufus controlla il match e va vicinissimo alla quinta meta con Arbolaez che si divora un’ottima occasione a pochi centimetri dalla linea. Al fischio dell’arbitro il Rufus festeggia una vittoria con bonus che a metà partita sembrava un miraggio.

Ancora una volta i sanvincenzini hanno saputo superare una serie considerevole di difficoltà, mettendo in campo cuore, grinta e gambe proprio quando le cose sembravano essersi messe male. Ora un turno di riposo nel quale però giocherà l’Elba, avversario del Rufus per la conquista del titolo, poi l’ultima, decisiva giornata, domenica 15 maggio, in casa contro l’ostico Galluzzo. Ci sarà da lottare davanti al pubblico delle grandi occasioni e siamo certi che i cinghiali sanvincenzini non si tireranno indietro.

Formazione: De Vivo, Deiola, Arbolaez, Di Gaddo, Khalouki, Fontana, Catoni, Mingrone, Pagano, Orsini, Massei, Mariotti (c), Mazzarini, Alili, Bernini. Dalla panchina: Dell’Omodarme, Ragazzo, Castagnini, Stacchini, Balliu, Naoui, Feltrin.